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venerdì 30 marzo 2012

La Colomba

Dopo aver seguito il corso di Adriano sui lievitati pasquali mi sono finalmente lanciato su questo impasto molto impegnativo (sia come tempi che come lavorazione). In realtà la Colomba realizzata non è stata fatta seguendo la ricetta di Adriano (il primo esperimento è andato male con una struttura di impasto inconsistente), ma utilizzando quella di Busnelli presa dal manuale di pasticceria. Purtroppo in quel manuale le ricette sono impostate per grosse lavorazioni facendo uso di grosse impastatrici a spirale. Questo comporta una minore difficoltà rispetto ai piccoli impasti eseguiti su planetaria. Senza entrare troppo sul tecnico...la struttura di un piccolo impasto (da 1kg) è molto più delicata di uno grosso (es da 50kg). Tutto questo per dire che, nel manuale di Busnelli, non troverete molta attenzione al dettaglio come insegna Adriano.

La lavorazione dura c.ca 2 giorni.

  • si parte dal primo rinfresco del lievito madre fino ad arrivare al terzo
  • preparazione delle arance candite, in questo periodo troviamo ancora molte arance siciliane non trattate, sarebbe indelicato se non assurdo andare a comprare canditi pieni di conservanti e preparati chissà quando. Tra l'altro la canditura delle arance non è per niente difficile e dà un buon risultato. Io ho utilizzato un metodo 'sbrigativo' che prevede 3 bolliture consecutive delle bucce per togliere l'amaro
  • preparazione della glass a base di albumi e farina di mandorle
  • preparazione della "massa aromatica", fondamentale per il sapore e i profumi
  • 1° impasto
  • lievitazione di 12h
  • 2° impasto
  • lievitazione (compresa la formatura) di 4/5h
  • cottura a 170°
  • raffreddamento capovolta
Il risultato (per essere la prima Colomba realizzata) è ottimo. Dalle foto si può notare la non corretta "pirlatura" e una bombatura non proprio da manuale, ma per un risultato casalingo va benissimo lo stesso.
Il sapore e i profumi sono ottimi.

Giusto per ritornare sulla ricetta..quella di Adriano imparata al corso prevede 5 tuorli nel primo impasto, mentre quella di Busnelli ne prevede solo 2 (ovviamente cambiano anche le proporzioni su altri ingredienti). Il primo esperimento con i 5 tuorli è andato male, proprio per la difficoltà nel non far smontare l'impasto (si usa pochissima farina).

Detto questo....ecco le foto. Mentre scrivo sono già all'opera per la seconda Colomba. Non ho ancora deciso quale ricetta usare..


Colomba, qualche difetto di cottura
preparazione dei canditi

preparazione dei canditi

Colomba prima di infornare

mercoledì 21 marzo 2012

La Veneziana

Dopo l'ultimo corso di Adriano e Paoletta dedicato a Veneziana e Colomba, non aspettato a fare la prima prova a casa. Con un buon risultato. La ricetta la potete trovare sul Blog di Paoletta. Io ho usato il procedimento con solo lievito madre. I canditi li ho fatti da solo, visto che in giro si trovano ancora delle ottime arance siciliane.

Il risultato ha degli aromi veramente di buon livello.

qualche fuoriuscita di decorazione..
E' una ricetta che fa perdere abbastanza tempo. Si parte da 3 rinfreschi del lievito madre (e già va via una giornata), poi c'è la preparazione della componente aromatica, il rispetto dei tempi di levitazione... Diciamo che se partite giovedì sera a fare il primo rinfresco...avrete la vostra Veneziana sabato pomeriggio.


I passi principali sono: 3 rinfreschi del lievito madre. Per ognuno ci vanno alcune ore. Il primo impasto è delicato, ma non occupa molto tempo. Poi si mette a lievitare c.ca 12 ore. Nel frattempo ho preparato le arance candite. Con il procedimento veloce ci vuole c.ca un'ora. Dai canditi si procede per creare la componente aromatica a base di pasta di arance. Poi si prepara la base per la glassatura.
interno alveolato
le arance candite


il primo impasto

arance candite ormai raffreddate

preparazione della "pasta di arance"

si procede con il secondo impasto

si inserisce nei pirottini da 500gr

dopo alcune ore la lievitazione è completa
 Purtroppo la lievitazione mi è un po' "scappata", sono andato oltre il cm dal bordo. Il risultato è che, in forno, mi fuoriuscirà un po' di glassa.
decorazione con glassatura
 Glassa, mandorle, zucchero a velo e in granella



lunedì 9 maggio 2011

Pagnotta con farina Buratto

pagnotta con farina tipo 2
Ecco una ricetta messa a punto dopo alcune prove. Tutto è iniziato a Eataly di Torino dove ho assaggiato il pane fatto con farina Buratto del mulino Marino di Cossano Belbo. Molto buono e saporito, leggermente e piacevolmente gommoso. A Eataly preparano questo pane usando un lievito madre liquido tenuto in temperatura con macchinari appositi e poi cotto in forno a legna. Per chi non lo sapesse la farina Buratto del mulino Marino è una tipo 2 biologica macinata a pietra. E' in vendita da Eataly al prezzo (alto) di 3€/kg. Io me la sono procurata direttamente dal Mulino a Cossano Belbo a un costo inferiore ma comunque alto paragonato ad altre farine.

Ho provato a mettere a punto una ricetta per ricreare in qualche modo quel buon pane. Premetto che non ho a disposizione nè lievito madre e nè forno a legna.

L'idea era quella di creare una pagnotta al 65-70% di idratazione, a lunga lievitazione. La Buratto dovrebbe (dico dovrebbe perchè non ho trovato informazioni esatte in merito) essere una W270 e mi aiuterò con un po' di manitoba per arrivare a un W300 e per preparare un poolish da 12 ore.

Userò alcuni miglioratori naturali per aiutare la fermentazione e sviluppare i profumi. Si tratta di malto (si può usare quello liquido ma in questa ricetta ho usato la farina d'orzo maltata), pasta acida essiccata (non attiva), frumento (grano) integrale.

Una planetaria è consigliata ma non indispensabile perchè saranno sufficienti meno di 10 minuti di lavorazione

Quello che otterremo è un pane con le seguenti caratteristiche:
  • idratazione 65% (1000gr farina 650cl acqua)
  • lievitazione con poolish (metà della farina totale) o biga
  • Buratto miscelata con 40% di Manitoba W400 (600 buratto, 400 manitoba, W finale 280)
Nella ricetta ho messo solo gli ingredienti. La lavorazione dovrebbe essere abbastanza semplice per chi ha un po' di dimestichezza con la panificazione. Con un W280 cerchiamo di non andare oltre i 5/6 minuti di 'impastamento' in planetaria. Magari inserire qualche pausa di una decina di minuti per aiutare l'assorbimento.

Terminato l'impasto attendere c.ca 15 minuti e seguire la lievitazione (che durerà c.ca 2 ore, anche in funzione della temperatura ambiente). Non infarinare, aiutarsi con una spatola per lavorare l'impasto.

La prima ora andrà intervallata da un paio di pieghe di rinforzo per dare struttura alla pagnotta. Quindi si può infarinare e terminare la lievitazione (un'altra oretta).

Praticare qualche taglio per aiutare l'espansione nel forno. Informare su piastra refrattaria utilizzando una pala di legno bella infarinata. I primi 5/6 minuti introdurre vapore nebulizzando lungo le pareti del forno con uno spruzzatore (quelli usati per stirare). Questo aiuterà a non formare subito la crosta. Anche qualche spruzzata diretta alla forma non darà problemi (basta non esagerare.

Terminata la fase di espansione 5/6 minuti..abbassare a 180° e lasciar asciugare il pane mettendo il forno in fessura.

Complessivamente la pagnotta deve stare in forno un'oretta.
poolish
  • 300gr Manitoba
  • 200gr Buratto
  • 500gr acqua (a 37° se la temp ambiente è di 18°)
lievito:
  • 0,5gr (0,1%) x 12 ore
  • 2,5gr (0,5%) x 8 ore
quindi proseguiamo con..

l'impasto

poolish +
  • 150gr Manitoba
  • 350gr di farina Buratto
  • 20gr di grano integrale
  • 20gr pasta acida essiccata (2% totale farina)
  • 3gr malto di farina d’orzo
  • 5gr lievito (1% sulla farina aggiunta)
  • 150gr di acqua (in aggiunta all’acqua dell’autolisi, temperatura finale impasto minore di 26 gradi, per evitare un 'deterioramento' del glutine)
  • 15gr sale (1,5% totale farina)
pagnotta vista da sotto
con la refrattaria, la crosta sotto rimane bella colorata e asciutta


riferimenti


La maggior parte degli ingredienti li ho ordinati via internet su www.tibiona.it, tranne la Buratto che ho preso direttamente dal Mulino Marino a Cossano Belbo


Link al corretto utilizzo della pasta acida essiccata





sabato 26 marzo 2011

I babà

Ecco il risultato dei miei primi Babà seguendo la ricetta di Montersino. Tutti sono stati ricavati da un unico impasto. Per quanto sia un impasto delicato, oltre a seguire correttamente la ricetta, è importante controllare che la temperatura dell'impasto non vada oltre i 26° per non rovinare il glutine. Impasto difficilmente realizzabile senza una planetaria.

Parte fondamentale del Babà è la bagna zuccherata e aromatizzata. Senza di questa sarebbe come mangiare una spugna asciutta.




Pizza tipo napoletana con ricetta Adriano

Ho seguito la ricetta di Adriano e i risultati sono stati molto buoni. Lascio parlare le foto.


panetto lievitato (forse troppo)


stesura del panetto, impasto molto morbido


condimento..


risultato dopo 4 minuti di cottura su piastra refrattaria


i 4 minuti hanno impedito la classica bruciatura del pomodoro e della mozzarella (come succede nella maggior parte delle pizzerie qui al Nord)

venerdì 11 febbraio 2011

Incordatura a mano un impasto ad alta idratazione

Questo video mostra come eseguire correttamente un'incordatura di un impasto molto idratato. Istruttivo.

giovedì 10 febbraio 2011

Ciabatte alveolate con biga da 24h

Ho provato questa ricetta pubblicata da Simona Lauri su un articolo pdf. E' la classica ciabatta italiana alveolata con 80% di acqua. Ho adattato la ricetta per un impasto minimo, la potete trovare qui.

E' un po' delicata la fase di incorporazione dell'acqua nella biga. Si parte da un'idratazione del 44% e si deve arrivare a un 80%. Sono partito da una farina W340. Il gancio della planetaria Kenwood è fatto abbastanza bene e non si incontrano molte difficoltà.

Questa è stata una prima prova e dovrei perfezionare la 'messa in forza' dell'impasto per dargli un minimo di struttura (ma non so se la ciabatta lo richiede). E' importante mantenere i 250° per tutta la durata della cottura e fornire molto vapore nei primi 5/7 minuti (nella fase di crescita).

Il fatto che il 95% dell'impasto sia lievitato 24h è un fattore positivo e ci dà un pane buono e digeribile.Il risultato è discretamente buono ma c'è molto spazio di miglioramento.


ciabatte prima dell'infornata, mi sono aiutato con della carta da forno


ciabatte cotte, alveolatura migliorabile


domenica 7 novembre 2010

Le ciabatte con la ricetta di Adriano

Dopo aver frequentato il corso di Adriano e Paoletta sto trovando piano piano il tempo di eseguire qualche ricetta. Queste sono le Ciabatte con poolish e autolisi lunga. Devo dire che le difficoltà maggiori riguardano la fase di impasto e la scelta delle farine. Sto usando quelle del Molino Bongiovanni che sembrano molto buone. Il lievito di birra in panetti grossi da una panetteria vicino casa.

Questo è il risultato. Abbastanza buono anche se l'alveolatura non è come quella nella ricetta di Adriano. Nella prima fase di cottura non sono riuscito a creare abbastanza umidità e, come risultato, le ciabatte si sono 'aperte' un po' nella parte sotto (nella foto non si vede).
Il gusto è buono e la durata è di alcuni giorni, molto superiore al pane acquistato.